Il paradiso può attendere

Semplice… non ci serve! L’idea di visitare posti meravigliosi dove trovare quello che si crede irraggiungibile o almeno troppo lontano è la migliore idea che ci sia mai venuta, ma vi garantisco, il Paradiso può attendere perché tutto ciò che un climber ritiene “paradisiaco” è alla portata di tutte le tasche ehm… le tacche!

E’ questo l’entusiasmo che ci è rimasto dentro, è questa la voglia, la voglia di tornare in Sardegna!!

30 Dicembre… sta per finire un 2009 che non ci ha condotti in nessun posto nuovo, ma quell’idea è sempre lì in agguato. Così si prende l’auto senza troppi pensieri, si carica col necessario… Corda, rinvii, imbraco scarpette… mutande e forse qualche calzino, autostrada direzione Genova, pochi minuti in un porto pressoché deserto e via, prossima tappa Olbia.

Le ore scorrono lente sulle scomode poltrone di chi come noi viaggia con la soluzione più economica possibile, formula passaggio ponte, come dei veri clandestini. Ma questa noncuranza si può rimediare con l’esperienza di prendere un materassino da tenda e il sacco a pelo che tanto ci ha accompagnato nelle nostre avventure.

Sbarchiamo in una città che ha poco da offrirci e puntiamo dritti verso Cala Gonone in provincia di Nuoro, l’ombelico della verticale Sarda. Qui troviamo Francesco, un local che ci affitta un comodo appartamentino in riva al mare. Il clima è un toccasana per le nostra dita strappate dal freddo: 24°C che figata!

Giusto il tempo di berci qualche "bicchio" di vinello con questo personaggio stravagante che ci fa subito capire la disponibilità di questo popolo e dopo pochi minuti di auto siamo già arrivati nella Cala sotto casa. Cala Fuili: un piccolo canyon che sbuca sul mare dove possiamo collaudare un ottimo calcare e farci un fresco bagnetto di fine anno.

Il forte vento del giorno successivo ci ha obbligati a una falesia chiusa dentro un grottone dove i tiri semplici non mancano di certo, e il fascino di Biddiriscottai, a soli 10 minuti a piedi dal porto di Gonone, ci permette di scalare a tetto anche in questa giornata dal clima più invernale.
La notte saluta il vecchio anno con i fuochi sulla spiaggia e un concerto in piazza che vede tutta la gente del paese riunita in festa, anche se in questo periodo dell’anno non è mai molta.

L’anno nuovo ci presenta invece la possibilità di visitare una falesia dal fascino irresistibile: Cala Luna. Forse più famosa per la sua sabbia bianca e l’acqua cristallina che non per i pochi tiri presenti nonostante le grandi potenzialità di questo piccolo paradiso. E così scaliamo in un posto da sogno su della roccia fantastica e… ciliegina sulla torta… siamo solo noi!!! Un cocktail così buono da assaporare che il giorno seguente siamo di nuovo lì, nonostante le quasi due ore di marcia per poter raggiungere questa cala evitabili solo con un viaggio in gommone. Che posto ragazzi! E che muro!
Dopo tutto questo strapiombo le braccia iniziano a chiedere pietà e il giorno seguente le costringiamo a riposare su una falesia di ottimo calcare grigio a gocce che si trova a 10 minuti verso l’entroterra dal nostro appartamento.

Il tempo per noi è quasi scaduto e con i colori negli occhi, la brezza sulla pelle e la voglia tra le dita torniamo nella nostra amata Valsesia con la solita promessa che rimarrà viva nella nostra testa, in attesa solo di una nuova buona occasione!