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Mello-AV-Blocco

La compagnia di AV in Val di Mello, nella settimana precedente il raduno internazionale
Mello-AV-Blocco

A spasso per la Val di Mello

Le giornate si allungano e il sole inizia a scaldare sul serio: l'innato desiderio vacanziero dell'AV person risboccia irrefenabilmente. Il ponte del primo maggio pare proprio il modo migliore per sfogare gli istinti vacanziero-boulderistici. Tre giorni di sole e sassi nel tempio italiano del boulder sembrano la soluzione più scontata: Val di Mello arriviamo!

La squadra AV è composta da cinque splendidi elementi: Giorgy, maestro Davide, Nadia(na), Elixa e Riky.
E allora via che si va! Partenza intelligente il venerdì mattina: quattro ore in coda per raggiungere Colico ci sembra abbastanza intelligente. Per fortuna che c'è la Grigna e il "Grigna" che allietano occhi e orecchie di noi poveri viaggiatori!
Dopo una decina di antipasti e una sosta a rimirare il Sasso Remenno arriviamo in Val di Mello, giusto in tempo per un paio d'ore di blocchi in allegria.
Maestro Davide, che è l'unico ad aver già visitato il luogo, ci porta ad uno dei settori più piacevoli: "Proprietà Privata". Qui la valle è proprio come te l'hanno raccontata: una bella piana con dei sassoni granitici che spuntano da un prato alpino all'inglese, fiumicello che scorre tranquillo e invitante, massiccie e impressionanti big wall tutt'attorno, un bel ghiacciaio a chiudere la valle, strani personaggi con materassi sulla schiena che si aggirano un po' ovunque.

I blocchi del settore sono molto attraenti: passaggi "classici" e  divertenti da ripetere spensierati, vista anche l'estrema regolarità del prato sottostante. L'aderenza non è ottimale: la roccia è calda e forse anche un po' levigata in alcuni appoggi.

Tornati di corsa in paese (in albergo si cena alle 19:00 !!!) ci tuffiamo nella movida di San Martino, tra cori alpini e birra rossa a caduta al Bar Monica, ritrovo degli arrampicatori vacanzieri e locals.La mattina di sabato si riparte per la Val di Mello. Ci dirigiamo verso il settore del "Sas d'la Pulenta", un enorme masso scuro, arrampicabile praticamente da ogni lato, sul quale potresti starci tutto il giorno. Gli altri sassi che visitiamo nella giornata sono anch'essi simili, con passaggi alti o intensi e con tanti faticosi traversi: il tallone domina! Le sbucciature anche!

Molte sono le combriccole di arrampicatori che si radunano lungo i massi; parecchie di queste sono composte da stanieri. Ad ogni masso si scambiano impressioni e consigli con nuovi compagni di arrampicata,  si moltiplicano i crash e ci si para insieme,  ci si incita a vicenda nel risolvere il problema. Come sempre si respira un aria di sfida e fratellanza allo stesso tempo.

Per fortuna che ci sono maestro Davide e Giorgy che ci fanno fare bella figura stampando un po' di blocchi "in face" agli altri: stasera si offre da bere! Anche Elixa, con i suoi highball a tradimento, e Nadia(na), che impara ad usare i piedi dopo dieci trazioni, tengono alto l'onore di AV risolvendo passaggi in quantità e in scioltezza!
Pure io mi sento stranamente soddisfatto delle realizzazioni: tra una partenza da sdraiato, un paio di uscite di quelle che mettono i brividi e una cantatina (...il falco va, senza catene...) sono bello contento!

Il giorno seguente ci dirigiamo invece verso la zona boulder dei Bagni di Val Masino, dove si è svolto il Melloblocco 2008.
La zona è situata in un bosco ancestrale e si presenta completamente deserta: non incontreremo mica il Gigiàt? Le leggende locali raccontano infatti di questo enorme caprone peloso che vive nei boschi della Val Masino. L'animale leggendario è alleato di chi difende la natura e nemico di chi la maltratta: da buoni arrampicatori eco-compatibili non abbiamo di che temere, semmai gli offriamo della birra pure a lui!

I sassi sono veramente tanti e molti di essi hanno altezze veramente ragguardevoli! La roccia è praticamente intonsa, di grana nettamente più grossolana rispetto agli altri settori, con cristalli molto evidenti e sporgenti (nonchè molto dolorosi). Nonostante i massi non siano pulitissimi e sebbene compaiano leggere velature di muschio l'aderenza è ottima: le scarpette non si schiodano dalla roccia! Ne approfittiamo quindi per scalare placche appoggiate, dimenticandosi degli appigli per le mani e concentrandosi unicamente sugli appoggi. Questo tipo di arrampicata regala sempre grandi soddisfazioni: bisogna fidarsi delle proprie sensazioni e muoversi bene.
Viste le temperature non proprio estive (ho freddo!) ci spostiamo al sole, nei settori lungo il fiume che solca la piana del Sasso Remenno. E qui il Melloabbiocco prende il sopravvento: d'altronde dopo un paio di passaggi in riva al fiume come non rilassarsi al sole godendo dello splendido panorama?

La giornata volge al termine ma non possiamo abbandonare la valle prima di gustare le delizie tipiche del luogo. L'agriturismo ci propone salumi e bresaola valtellinese, tarozz (una purea di patate, fagiolini e formaggio), sciat (frittelline sfiziose), pizzoccheri (detti anche picozzeri alla potentina), minestra d'orzo e costine di maiale. Very good!

Lasciamo sconsolati la valle, diretti verso casa. Anche se breve, quando il viaggio termina porta inevitabile malinconia nei cuori dei viaggiatori, ma le splendide giornate passate in una località che ci ha accolto e stupito con le sue bellezze danno nuova forza e vigore per affrontare il ritorno alla quotidianità e lasciano un ottimo ricordo nelle nostre menti. Val di Mello: torneremo!

Saluti a Pamelah e Samantah.

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