Senza troppi giri di parole, queste le novità salienti per il prossimo autunno:
Laboratorio (o Masso di S. Antonio): nell'ambito di un progetto promosso dall'Ente Parco, sono stati ultimati alcuni lavori di "ristrutturazione", ad opera di Nicola Degasparis. Alcune vie nuove e altre allungate.
Falesia del Cuore: l'instancabile Sandro "Boris" Borini ha attrezzato nuovi tiri, in questo grande antro al riparo dalla pioggia. E altri stanno nascendo...
Casa Capietto bassa: abbiamo recensito questa falesia perché, a nostro parere e dopo un paio di sopralluoghi estivi, riteniamo valga la pena andare a farci un giro, ed è un peccato che non venga frequentata come si deve!
Masso di Piode: inserito nello stesso progetto sopracitato (vedi "Laboratorio"), dalla manciata di vie presenti ora se ne contano circa una ventina. Alcuni gradi da confermare.
E poi non dimenticatevi delle falesie di "Copacabana" e "Afterwork", di cui abbiamo ampiamente parlato lo scorso anno e del "Pilastro Balmelle", la più invernale delle tre.
Buone arrampicate!!
]]>Alpe Pile, Rifugio Pastore: noi ci si andava già nel 2004. Qualcuno, forse, ci aveva già scalato; ne è testimone lo spit sul sasso "Pluto".
Ma perché scalare al "Pastore"? Non è un posto "figo", alla moda, un posto "in" frequentato dai big dell'arrampicata. Però si deve vistare almeno una volta, perché il contesto è particolare e l'arrampicata è di "soddisfazione". I sassi sono comodamente adagiati su un alpeggio a 1500m di altitudine: verdi prati, montagne innevate, il Monte Rosa in bella mostra. E il rifugio Pastore, comodo punto d'appoggio, si trova a pochi minuti dai massi: offre da dormire, posti tenda e camere, merende, pranzi, cene.
Forse qui è proprio il posto migliore per imparare a conoscere la Valsesia. Si raggiunge in 15 o 40 minuti di cammino, a seconda del tragitto scelto: se si usufruisce del servizio navetta, si arriva comodamente al piazzale delle "Acque Bianche". In questo modo si riduce la camminata, si passa per le "Caldaie del Sesia", l'orto botanico e si incrociano i sentieri escursionistici che conducono a più alti rifugi. Nell'altro caso si salterebbero queste tappe ma si costeggerebbero nell'ordine, la falesia del "Fun'd'Scotte", il "Masso di S. Antonio" e i suoi numerosi sassi (con alcuni passaggi ancora da scoprire) per poi addentrarsi in un tipico sentiero montano che conduce direttamente all'alpe Pile.
Quando andarci? Essenzialmente la stagione estiva è la migliore, da giugno ad agosto, con piacevoli eccezioni anche nel mese di settembre, momento in cui il sole è meno aggressivo e i colori della vegetazione iniziano a cambiare. Lo stile di arrampicata è principalmente tecnico, su tacche nette e non mancano alcuni strapiombi. Tra un passaggio facile e l'altro un principiante ne ha di che sbizzarrirsi.
Per i più temerari si ricorda che, proseguendo dopo l'alpe "Casera Lunga", si può raggiungere il Rifugio "Crespi Calderini" presso l'Alpe Bors a 1830m di altitudine. Sulla piana adiacente il rifugio sono presenti altri sassi, in parte già esplorati anni fa, ma molto resta ancora da scoprire.
Piode, "Giardino delle Pietre Grosse": basta, di questo luogo non diciamo più nulla... è stato pulito, frequentato e "coccolato" da noi per diversi anni; nel 2010 è stato organizzato anche un piccolo raduno per far conoscere l'area. Andateci, è molto facile da raggiungere, abbiatene cura! I sassi sono all'ombra delle piante, la frescura è garantita anche nel periodo estivo. Il sole arriva al mattino presto ma nel pomeriggio sparisce dietro alla montagna. Purtroppo, in caso di troppi temporali estivi, i massi risentono leggermente dell'umidità latente.
Le "spazzolate" e la frequentazione del luogo hanno permesso, nel corso degli anni, una buona conservazione dei sassi e dei passaggi. Non abbiate paura di portare con voi spazzole più "robuste" per eliminare un po' di muschio riapparso su qualche passaggio dimenticato: la roccia non è tenera come quella di altri luoghi e con questa piccola opera si può partecipare attivamente alla manutenzione del luogo, garantendo buone condizioni per il futuro.
Doverosamente è necessario ribadire le solite raccomandazioni: se possibile parcheggiate fuori dalla zona dove si trovano i massi, due passi in più non sono fatali e favoriscono un buon riscaldamento; non entrate per nessun motivo nei prati: sono belli ed accoglienti ma sono adibiti a pascolo e foraggio. Inoltre sono terreni privati, quindi non si entra!
E se non siete sazi della "sbulderata", su un grosso masso posto poco più sopra, ci sono pure alcune vie dure da provare; corda e imbrago sempre al seguito?
Mollia, frazione di Casa Capietto: scoperta la falesia poco più sopra all'omonimo paesino, non rimaneva che trovare dei sassi... Girovagando in un bel bosco di faggi, molto ordinato, pulito e facilmente raggiungibile, Nicola Degasparis & C. si sono stupiti sin da subito di come non abbiano mai visto questi massi. E pensare che il sentiero che conduce alla falesia passa lì vicino!
Tra un'esplorazione e l'altra, una spazzolata e una sistemazione della base di alcuni sassi, sono stati puliti un buon numero di passaggi. Noi vi diamo solo un assaggio di quello che è la zona, in attesa che tutto il lavoro di valorizzazione venga portato a termine. "L'anonima boulderisti valsesiana" è ancora all'opera! Se il vostro fiuto da boulderisti non vi inganna e l'occhio più attento vigila, si potranno vedere molti dei passaggi presenti, discretamente indicati con piccole frecce bianche.
I massi sono costituiti da un ottimo gneiss a grana grossa, abrasiva al punto giusto; placche e muri verticali regnano sovrani, la scalata tecnica è prevalente. Da segnalare anche alcune particolari ed estetiche fessure, poste su sassi abbastanza alti. Poco alla volta sono state pulite anche le linee sui massi più strapiombanti, alcune delle quali riservano passaggi molto duri. Arrivarci è semplicissimo: si parcheggia l'auto presso l'omonima frazione, appena dopo il paese di Mollia. Si segue il sentiero che conduce alla falesia continuando sempre verso sinistra dopo la fontana. L'ombra e il fresco sono garantiti dalle piante e, se è vero che si può scalare nel periodo estivo, secondo noi le mezze stagioni sono eccezionali.
Ebbene, questi sono i nostri suggerimenti, ora vi non resta che andare a visitare questi luoghi. Divertitevi, scalate e comunicateci le vostre impressioni!!
]]>Il bosco e i prati dove si trovano i massi sono TERRENI PRIVATI, con eccezione della piccola area adiacente la chiesetta che è di proprietà comunale. Si rammenta che è ASSOLUTAMENTE VIETATO ENTRARE NEL PRATO dove è situata una piccola baita: la zona è adibita a foraggio e a pascolo. Inoltre, le case dei villeggianti sono a pochi metri da dove si scala e si prega di mantenere un comportamento adeguato e di non arrecare disturbo.
Seguire la statale n°299 della Valsesia in direzione Alagna. Entrati nel paese di Piode svoltare a sinistra e imboccare lo stretto ponte che attraversa il fiume Sesia. Scendere sulla sinistra, proseguire per due tornanti in direzione Alpe Meggiana e posteggiare negli evidenti parcheggi a lato della carreggiata. Proseguire a piedi per tre minuti sulla strada asfaltata fino alle indicazioni per il “Santuario della Madonna delle Pietre Grosse”. Da qui in breve a tutti i massi. Per non creare disagi, si consiglia di non entrare con l'auto nell'area boulder.
Altri posteggi si possono trovare sulla strada che prosegue verso l'Alpe Meggiana e anche in prossimità del secondo tornante numerato, da dove scende un sentiero che in cinque minuti conduce ai massi.
Durante il raduno di bouldering di "Trofeo Arrampicando" organizzato nel maggio del 2010, venne utilizzata questa scala di difficoltà a colori, che riportiamo come indicativa nella valutazione dei singoli passaggi.
azzurro | 4c/5b |
giallo | 5c/6a |
bianco/giallo (b/g) |
6a/6b |
bianco | 6b/6c |
fucsia | 6c/7a |
verde | 7a/7b |
rosso | 7b/7c |
sit, partenza da seduti - up, partenza in piedi
]]>Nel pomeriggio si continuerà nell'esplorazione dei nuovi sassi di Pietre Grosse, finchè pelle e muscoli ci sosterranno.
Per tutte le informazioni dettagliate e le preiscrizioni (obbligatorie) fare riferimento al sito www.arrampicando.it