Sentiamo direttamente tutte le news da Fabrizio:
"Fra il 2016 e il 2017 ho portato a termine alcuni progetti che avevo in cantiere. Andiamo per ordine: EL SOL, è una variante di 25m all'estrema sinistra della falesia, che parte in comune con “El Hombre” ma prosegue autonomamente prima verso destra, per poi rientrare a sinistra incrociando nuovamente la via precedente; l'ho liberata e propongo 7c. Nel centro della parete invece, a destra di “Sti cazzi”, ho chiodato ORIZZONTI VARIABILI, un impegnativo scudo grigio per il quale propongo 8a. La sosta è in comune con “Sti cazzi”.
Invece, il "mega-progettone" che parte in comune con “I wonna dance” e poi va a sinistra e che ha liberato Francesco Deiana (grado proposto 8b+), si chiama QUI E ORA, ed è un bel viaggione di 42m!! Io l'ho provato molto ma non sono riuscito a farlo e a sensazione direi che 8b+ potrebbe essere giusto; sicuramente è più duro di “Mannaggia al culo”, quindi...
Dalla cengia dove terminano i vari "La Gruviera", "Tiful" ecc.., ho allungato alcune vie: la prima KRAKATOA, che ho liberato e per la quale propongo 7c. La seconda è invece BARLAFUS, di 7b+. Per entrambe, sono muri compatti e fessurati di circa 15m; L1 e L2 non si sommano perché si mollano le mani sulla cengia e vi è un riposo totale. Poi c'è ancora una variante di “Barlafus” che esce a destra, su un pilastro grigio di 20m; il nome è BARLAWALL e il grado si aggira sul 7c+. Ci sono poi ancora due progetti, sopra a “Mannaggia al culo” e “Casa Piotr” ma sono ancora da finire; penso che andrò avanti l'anno prossimo... Secondo il mio modesto parere, ovviamente di parte, visto che ho chiodato io i tiri, sono tutti belli, con uno stile sempre tecnico, mai banale e di resistenza, tipico di Casa Capietto!"
E ora lasciamo la parola a Francesco Deiana, dopo la prima libera di "Qui e ora" nel 2018.
Domanda: allora Francesco, cosa ci puoi dire del tiro "Qui e ora" che hai liberato a Casa Capietto?
Risposta: “Qui e ora” parte nell’evidente fessura di ”I wonna dance...” che lascia verso la fine, all'altezza dell'ultimo spit, "obliquando" verso sinistra per seguire l’evidente e compatto scudo superiore della parete centrale; all'altezza di una seconda fessura la via ritorna verso destra, seguendo la stessa fino quasi alla fine, dove si trova un piccolo tetto, per terminare giusto un paio di metri più in alto.
La prima parte richiede una buona dose di continuità e, una volta che si inizia il traverso a sinistra, inizia il vero e proprio tiro: dopo un buon riposo c’è il boulder d’ingresso, una strizzata su piccole tacche e quindi la fessura, che richiede vari allunghi fisici.
Nel secondo cambio di direzione vi è un altro boulder, su croste, con pochi appoggi per i piedi e un moschettonaggio nel mezzo; dopo due prese svase, la fessura che piega verso destra offre prese piatte e lontane, con piedi appena accennati.
Per finire in bellezza bisogna ribaltarsi, con un movimento aleatorio da un tettino e quindi eseguire un ultimo dinamico che permette di arrivare in catena.
In sintesi: un viaggio di continuità!!! Si passa dalla fessura atletica agli allunghi, dalla continuità su prese svase a ribaltamenti vari; il tutto inframezzato da boulder su tacche per nulla banale!!
Parlando di grado, penso che possa essere 8b, forse 8b+; purtroppo non ho termini di paragone per dargli un grado corretto, avendo fatto solo altri tre 8b prima di questo e non paragonabili stilisticamente.
D. Questo tiro si pone fra i più duri della Valsesia. Hai avuto modo di provarne altri di questa difficoltà in valle? E rispetto ad altri che hai fatto fuori dalla valle?
R. Ho fatto altri due tiri simili a questo, “Capietto beach” e “Mannaggia al culo” e non ho mai provato altre vie di simile difficoltà in Valsesia.
Nonostante lo stile di “Qui e ora” non sia molto facile da trovare (dalla Valle dell’Orco all’Ossola...), i tiri che conosco e che gli assomigliano di più, sono “Mauascigher” alla Benedizione di Gressoney e “Profondo rosso” a Balma 1, in Ossola, anche se un po’ più facili e meno lunghi.
D. Hai qualche falesia o qualche tiro duro in Valsesia che vuoi menzionare o consigliare?
R. A mio avviso le falesie della valle che meritano di più sono Ara e Casa Capietto. L’ultima può comodamente competere (in bellezza dei tiri) con le migliori falesie di Val d’Ossola e Valle d’Aosta. Scelgo queste due, tra di loro completamente diverse, perché hanno tiri moto tecnici dove la scalata tecnica prevale su quella di forza.
Ora la parola spetta a voi climbers, il periodo è quello buono e allora, sotto con le ripetizioni!!
L'elenco aggiornato e completo delle vie della falesia lo potete trovare nella sezione "Guide d'arrampicata"
]]>L'estate è arrivata e il numero di falesie fresche e frequentabili si riduce drasticamente un po' ovunque. L'alta Valsesia è però la zona che offre maggiore scelta per il periodo estivo: "Fun'd'Scotte", "Laboratorio", "Ghoddu", "Afterwork", "Casa Capietto bassa", "Parete Bianca", falesia del "Cuore" e "Falesia delle Quare". Dislocate fra Alagna, Mollia e Campertogno, sono tutte pareti che garantiscono un certo refrigerio, a patto di scegliere il momento migliore della giornata, evitando il pieno sole.
In quest'ultimo mese abbiamo scalato spesso al "Laboratorio", conosciuto anche come il "Masso di Sant'Antonio"; attualmente è in fase di "restyling" da parte di Nicola e Tamy e quindi potreste trovare qualche differenza di linee e gradi, rispetto a quanto già pubblicato sulla guida "Valsesia Rock". Da segnalare un'interessante nuova lunghezza sul lato sinistro del masso "Diesel Brother's", un muretto verticale che offre intensi passi di blocco, tecnici e di dita; la difficoltà presunta è intorno al 7a/b. Infine richiodatura completa di quel tiro che era segnato come "Unto Furer" che, dopo allungamento, pulizia e restyling diventa "Criss crack", un solido 7c+ tutto naturale in forte strapiombo, su prese verticali e piatte. Il mattino e il primo pomeriggio sono i momenti migliori per scalare sul masso, più si va avanti nelle ore della giornata e più sale un tantino di umidità che fa scivolare qualche tacchetta da sotto le dita, soprattutto sulle vie presenti sul versante nord del sasso. A lavori completati aggiorneremo la sezione dedicata su questo sito.
E poi ci sono alcune interessanti novità per l'autunno, di cui ne riparleremo prossimamente.
La prima anticipazione in merito riguarda una nuova falesia in fase di chiodatura nei pressi della "Torre delle Giavine", ad opera dell'inossidabile gruppo Zucchetti, Zanada & C. Avremo modo di sentire direttamente loro, a lavori ultimati, cosa è venuto fuori e andremo sicuramente a provarla per voi.
La seconda anticipazione riguarda una news... non tanto più news: risalgono ormai ad un anno fa i nuovi tiri e i prolungamenti di alcune vie nella falesia di "Casa Capietto", ad opera di Fabrizio Fratagnoli. Si va dal prolungamento della classica "I wanna dance..." a quelli di "Barlafus" e "Krakatoa", ad un paio di tiri sul 7c/8a a sinistra per passare al mega-progetto sul muro centrale della falesia, chiamato "Qui e ora". Difficoltà elevate per un muro di 42 metri, fisico e tecnico al tempo stesso. La prima libera è ad opera di Francesco Deiana, che propone il grado di 8b+. A tal proposito sentiremo le opinioni di Francesco a seguito della sua F.A.
E per finire, abbiamo notizie di chiodatori attenti e instancabili che si stanno muovendo per attrezzare nuove falesie in alta valle, mentre c'è anche chi ha spostato il suo interesse verso qualche vecchia falesia in Valsermenza, in cui è necessaria una buona opera di richiodatura.
E' troppo presto per parlarne ora, dovrete attedere ancora un po'...
Buone vacanze a tutti e buone arrampicate!!!
]]>Senza dilungarci troppo, abbiamo finalmente aggiornato la sezione "Guide d'arrampicata" di questo sito, inserendo disegni e gradi della falesia: li potete trovare tutte le info necessarie per una buona giornata d'arrampicata!!
]]>La grossa porzione di parete situata a sinistra della stessa, costituita da un grosso antro strapiombante, non era mai stato presa in considerazione, forse per il grosso di lavoro di pulizia e disgaggio che necessitava e forse anche per la roccia non sempre di eccellente qualità. Nel 2014 però, la GA Sandro "Boris" Borini, grazie a un'imponente mole di lavoro di pulizia, ha letteralmente trasformato e reso accessibile la falesia, tracciando e chiodando una decina (per ora) di itinerari atletici, strapiombanti, di continuità e... al riparo dalla pioggia, cosa unica in Valsesia!
I lavori non sono ancora terminati perchè insieme ai colleghi Martino Moretti e Nicola Degasparis, stanno attrezzando altre vie sulla destra dell'antro stesso. I periodi migliori per scalare sono senz'altro le mezze stagioni ma anche l'estate regala piacevoli eccezioni. La parete rimane al sole fino alle 15:00 e subito dopo si possono trovare le condizioni giuste per due tiri "dopo-lavoro".
Vie consigliate: Primo Cuore 6a+, Crepacuore 6c, Rubacuore 6b+, Strappacuore 7b. In cantiere un nuovo (duro!!) progetto denominato "Cuore".
Per i gradi delle vie consultate la scheda della falesia nella sezione "Guide d'arrampicata".
]]>Vie atletiche e di continuità anche se non mancano sezioni più fisiche; chiodatura ottima a fix inox 10mm; utile il caschetto per chi fa sicura. Sole fino alle 15:00, ideale nelle mezze stagioni con qualche eccezione nei pomeriggi estivi.
Nell'elenco dei tiri, aggiornato a marzo 2018, appaiono delle vie non riportate nel disegno, a sinistra della n°1 e dopo la n°18.
Dalla via n°13 alla n°19, il breve risalto di roccia che costituisce il settore denominato "Il Culo", è stato attrezzato da Martino Moretti, fra il 2016 e il 2017, come anche le vie 20 e 21. Roccia dubbia sul tiro n°22, ancora in fase di pulizia.
Seguire la statale n°299 della Valsesia in direzione Alagna e superare il paese di Mollia. Parcheggiare in un evidente spiazzo sulla destra della carreggiata, poco prima del cartello "Piana Toni" (vedi anche cappelletta votiva a sinistra). Raggiungere l'omonima frazione e, superato il prato (vedi manichino caratteristico?!?) proseguire verso destra sul sentiero che, in falsopiano, conduce ad una pineta. Risalire quindi una traccia a sinistra, indicata con ometti e scritta "Cuore", fino alla base della parete.
15/20 minuti dall'auto.
]]>Falesia scoperta una decina di anni fa da Andrea Polletti, i lavori di chiodatura sono partiti solamente nel 2015, anno in cui è stato attrezzato il primo tiro. Il grosso del lavoro è continuato per tutto il 2016 ed ha portato alla chiodatura di una decina di tiri, tutti molto belli. Il materiale è stato acquistato grazie ai fondi dell'associazione "ClimbOne". Sono stati utilizzati fix Raumer e DocRock da 10mm.
Siccome la falesia è di recente chiodatura, si consiglia l'uso del casco. Nell'ottobre 2016 è stata organizzata una "Cena delle Soste" che, grazie al contributo di molti amici presenti, ha permesso di raccogliere fondi per l'acquisto del materiale necessario per la chiodatura. Per ulteriori info non esitate a contattare il chiodatore Andrea Polletti 3492596833.
]]>Suddivisa in due settori, la parete presenta numerose fessure, offrendo un'arrampicata tipicamente fisica e tecnica. Il grande lavoro di pulizia eseguito da Giulio e Veronica ha permesso di creare un'area interamente dedicata all'arrampicata trad: tutti i tiri infatti sono proteggibili con friends e nuts; solo le soste sono attrezzate a spit e munite di anello di calata.
L'esposizione a nord-est e il fatto di trovarsi immersa nel bosco, rende la falesia frequentabile in estate e nelle mezze stagioni, possibilmente non dopo abbondanti piogge; un po' di sole filtra attraverso gli alberi al mattino.
Al momento sono percorribili una dozzina di itinerari ma Giulio e Veronica sono al lavoro per valorizzare nuovi settori limitrofi. Le vie consigliate sono: FROM BUZZO WITH LOVE 6b, la FESSURA DELLO ZIO 6a, GIANFRANCO REMY 6b e PATACRACK 6a+. Nomi delle vie scritti alla base.
Tutte le informazioni sui tiri e sull'accesso alla falesia sono riportate nella sezione "luoghi d'arrampicata".
]]>Da Mollia proseguire verso Alagna sulla SS299, lasciare l'auto nel parcheggio di Boccorio, situato a sinistra della carreggiata e prima delle gallerie paravalanghe. Tornare verso Mollia lungo la statale per circa 200 metri e imboccare il ponte pedonale sulla destra con indicazione Buzzo (al ponte piccolo parcheggio riservato ai residenti).
Attraversato il ponte svoltare subito a sinistra senza raggiungere la frazione; dopo l’ultima casa adibita a pollaio attraversare la nuova strada sterrata e salire dritti nel bosco verso un roccione liscio (su un albero è appeso un curioso telefono..) e aggirarlo sulla sinistra.
Seguire quindi tracce di sentiero che per la linea di massima pendenza in mezzo a massi portano al primo settore. Continuare verso sinistra (vedi ometti) nel bosco per altri cinque minuti, fino a raggiungere il terzo settore.
]]>Abbiamo già parlato in un precedente articolo delle due nuove vie sulla Calva, comunque già da aggiornare poichè c'è "in ballo" qualcosa di nuovo...
Vediamo cosa è successo nell'interessante falesia di Casa Capietto dove Fabrizio Fratagnoli, forte arrampicatore e chiodatore novarese, molto attivo in Ossola e in Canton Ticino, ha realizzato nuove libere.
Ma leggiamo direttamente il suo report:
"Nella zona centrale della falesia di Casa Capietto alta erano presenti un paio di progetti da me chiodati l'inverno scorso; in questo autunno appena trascorso ho liberato il tiro appena a destra di "MANNAGGIA IL CULO": si chiama "CASA PIOTR". La lunghezza è di circa 18m ed il grado credo che sia 7c (già ripetuta anche da un mio amico che lo dà hard). Il tiro è verticale, breve, con un'entrata ed un traverso molto intensi; poi c'è un buon riposo seguito da fessurino tecnico, intenso di dita e con appoggi brutti; la linea è evidente e diretta, purtroppo ci sono un paio di prese migliorate.
A destra di "CASA PIOTR" ho liberato anche l'altro tiro: l'ho chiamato "CAPIETTO BEACH". Lo sviluppo dovrebbe essere di circa 30m, mentre il grado si aggira sulll'8b o forse 8a+. La via, che ho ripetuto solo io (quindi il grado è ovviamente da confermare) è molto tecnica, senza passaggi estremi ma tendenzialmente ghisanti, con molti appoggi per i piedi "da cercare" e un paio di belle chiusure basse nella parte alta. La linea è un po' ricercata ma molto bella e divertente. Quattro o cinque prese un po' migliorate.
Inoltre ho allungato di un fix più la sosta "SCARFACE", un tiro sul lato sinistro della falesia: la lunghezza che è indicata sulla guida (30m) è sbagliata, penso che adesso con l'allungo, il tiro sarà circa 25m e la difficoltà potrebbe essere un solido 7c (che io sappia non l'ha ripetuta nessun altro oltre a me, quindi il grado è da confermare). Il ribaltamento sulla placca dopo la vecchia sosta richiede ancora qualche bel movimento che in continuità può fare la differenza...
Ho poi chiodato e liberato l'evidente fessura lavorata sopra a "I WONNA DANCE..." il 7a più gettonato della falesia: la lunghezza è di circa 15m quindi i due tiri uniti si fanno comodamente con la corda da 80m; la difficoltà del tiro penso sia 7a e non si somma alla parte bassa. Alla prima sosta il riposo è totale e senza mani (peccato). E' un bel tiro di resistenza su roccia molto lavorata, tutto naturale.
Purtroppo non ho mai fatto foto, però ho in cantiere ancora qualche progetto..."
Fabrizio Fratagnoli
]]>Non per nulla intimoriti da questo clima alquanto bizzarro, ci siamo recati, in più riprese e in due differenti week-end, verso l'alta valle e più precisamente nei dintorni di Mollia. Ed è proprio qui che la nostra curiosità di climbers è stata appagata: ben due falesie diverse sono state recentemente attrezzate, con caratteristiche differenti, che sicuramente soddisferanno gli arrampicatori di medio livello, i principianti, i bambini e i neofiti di questo sport.
Per la verità non si tratta di novità assolute, nel senso che sopra al paese di Mollia era già presente una falesia, purtroppo rimasta sempre poco frequentata, quindi si tratta di una rivalorizzazione; invece la falesia di Casa Capietto era già conosciuta da tempo e, a partire dall'estate 2013, è stato chiodato un settore situato poco più in basso del principale.
Ma andiamo per ordine.
La "Parete Bianca", ben visibile dalla statale quando si raggiunge Mollia, è costituita da due settori, uno alto (non ancora richiodato) e uno basso, denominato "La Scuola". Nella primavera del 2014 sono stati attrezzati una ventina di nuovi itinerari, di difficoltà compresa tra il 4a e il 6b, articolati prevalentemente su placca. La distanza tra le protezioni permette a tutti i principianti di scalare in totale sicurezza e il grande lavoro di sistemazione della base rende accessibile il settore anche alle famiglie con bambini. Per raggiungere la falesia è necessario seguire le indicazioni per le frazioni "Grampa" e "Piana Fontana" (dove si parcheggia) per poi imboccare un sentiero che dal parcheggio in cinque minuti conduce alla parete, ben visibile. Di tutte le vie presenti noi consigliamo: Pippi calzelunghe 5a, Kattivissimo me 5c, L'era glaciale 5c/6a, Hulk 6a+, Ralph spaccatutto 6b+. Tutto il lavoro è stato reso possibile grazie al contributo economico del Comune di Mollia, alla volenterosa opera delle Guide Alpine "Liskamm 4000", Martino Moretti, Marco Cunaccia, Pietro Garanzini, al contributo della GdF di Alagna e della Guida Alpina Fabrizio Uberti.
Casa Capietto, settore basso: anche qui, come per la falesia principale, una roccia che non ti aspetti, molto lavorata e articolata, con dei muri tagliati perfettamente verticali su cui sono presenti una grande quantità di prese piccole. Rispetto alla falesia trattata precedentemente, le difficoltà si alzano parecchio e le vie non sono così immediate da fare on-sight: la scalata risulta essere sempre tecnica e sono richieste dita allenate e buona padronanza nell'uso dei piedi. Dopo i lavori dell'estate scorsa, si contano una quindicina di itinerari, tra il 6a e il 7b+, con prevalenza di tiri di media difficoltà. Viste le potenzialità della falesia, sicuramente a queste vie presenti presto se ne aggiungeranno delle altre. Noi abbiamo provato solo pochi tiri, ci permettiamo di segnalare L'angusta 6a, una via "di altri tempi", che supera un acrobatico diedro-camino e una bella fessura, Pas mal 6a, un muro verticale con lama iniziale, da non sottovalutare e che a tratti sconfina nel "seiappiù" e La piaga 6b+, un difficile muro verticale a reglette e tacche molto piccole. Anche qui i principali chiodatori sono state le Guide Alpine locali, Marco Cunaccia, Martino Moretti e Giancarlo "Gianca" Crotta.
Per raggiungere il settore, parcheggiare presso la frazione di Casa Capietto, seguire il sentiero fra le case e svoltare a sinistra in prossimità di una fontana. Dopo pochi minuti al bivio per la falesia superiore (vedi indicazioni) continuare a sinistra su un sentiero segnato a bollini rossi che in quindici minuti conduce alla base della parete. Trovate nomi e gradi delle vie segnati alla base.
Buone arrampicate a tutti e a presto per altre interessanti novità!!
]]>I massi, costituiti da gneiss a grana fine, sono situati all'interno di un bosco di faggi pulito e ordinato, che garantisce buon riparo dal sole anche nel periodo estivo. L'arrampicata è abbastanza varia e si sviluppa prevalentemente su placche e muri verticali molto tecnici, alcuni solcati da evidenti fessure e anche su alcuni strapiombi fisici.
Il periodo ideale per arrampicare va dalla primavera inoltrata fino all'inizio autunno, mentre risulta essere troppo freddo il periodo invernale. Le stagioni intermedie sono le migliori.
Percorrere la statale n°299 della Valsesia in direzione Alagna, raggiungere e superare il paese di Mollia. Proseguire fino alla frazione di Casa Capietto, parcheggiare l'auto sulla destra della carreggiata (vedi cartello) o poco dopo la frazione stessa. Imboccare il sentiero che passa tra le case e costeggia la chiesa, per poi svoltare a sinistra in prossimità di una fontana. Continuare per pochi minuti su questo sentiero fino a incontrare i primi massi.
]]>Alpe Pile, Rifugio Pastore: noi ci si andava già nel 2004. Qualcuno, forse, ci aveva già scalato; ne è testimone lo spit sul sasso "Pluto".
Ma perché scalare al "Pastore"? Non è un posto "figo", alla moda, un posto "in" frequentato dai big dell'arrampicata. Però si deve vistare almeno una volta, perché il contesto è particolare e l'arrampicata è di "soddisfazione". I sassi sono comodamente adagiati su un alpeggio a 1500m di altitudine: verdi prati, montagne innevate, il Monte Rosa in bella mostra. E il rifugio Pastore, comodo punto d'appoggio, si trova a pochi minuti dai massi: offre da dormire, posti tenda e camere, merende, pranzi, cene.
Forse qui è proprio il posto migliore per imparare a conoscere la Valsesia. Si raggiunge in 15 o 40 minuti di cammino, a seconda del tragitto scelto: se si usufruisce del servizio navetta, si arriva comodamente al piazzale delle "Acque Bianche". In questo modo si riduce la camminata, si passa per le "Caldaie del Sesia", l'orto botanico e si incrociano i sentieri escursionistici che conducono a più alti rifugi. Nell'altro caso si salterebbero queste tappe ma si costeggerebbero nell'ordine, la falesia del "Fun'd'Scotte", il "Masso di S. Antonio" e i suoi numerosi sassi (con alcuni passaggi ancora da scoprire) per poi addentrarsi in un tipico sentiero montano che conduce direttamente all'alpe Pile.
Quando andarci? Essenzialmente la stagione estiva è la migliore, da giugno ad agosto, con piacevoli eccezioni anche nel mese di settembre, momento in cui il sole è meno aggressivo e i colori della vegetazione iniziano a cambiare. Lo stile di arrampicata è principalmente tecnico, su tacche nette e non mancano alcuni strapiombi. Tra un passaggio facile e l'altro un principiante ne ha di che sbizzarrirsi.
Per i più temerari si ricorda che, proseguendo dopo l'alpe "Casera Lunga", si può raggiungere il Rifugio "Crespi Calderini" presso l'Alpe Bors a 1830m di altitudine. Sulla piana adiacente il rifugio sono presenti altri sassi, in parte già esplorati anni fa, ma molto resta ancora da scoprire.
Piode, "Giardino delle Pietre Grosse": basta, di questo luogo non diciamo più nulla... è stato pulito, frequentato e "coccolato" da noi per diversi anni; nel 2010 è stato organizzato anche un piccolo raduno per far conoscere l'area. Andateci, è molto facile da raggiungere, abbiatene cura! I sassi sono all'ombra delle piante, la frescura è garantita anche nel periodo estivo. Il sole arriva al mattino presto ma nel pomeriggio sparisce dietro alla montagna. Purtroppo, in caso di troppi temporali estivi, i massi risentono leggermente dell'umidità latente.
Le "spazzolate" e la frequentazione del luogo hanno permesso, nel corso degli anni, una buona conservazione dei sassi e dei passaggi. Non abbiate paura di portare con voi spazzole più "robuste" per eliminare un po' di muschio riapparso su qualche passaggio dimenticato: la roccia non è tenera come quella di altri luoghi e con questa piccola opera si può partecipare attivamente alla manutenzione del luogo, garantendo buone condizioni per il futuro.
Doverosamente è necessario ribadire le solite raccomandazioni: se possibile parcheggiate fuori dalla zona dove si trovano i massi, due passi in più non sono fatali e favoriscono un buon riscaldamento; non entrate per nessun motivo nei prati: sono belli ed accoglienti ma sono adibiti a pascolo e foraggio. Inoltre sono terreni privati, quindi non si entra!
E se non siete sazi della "sbulderata", su un grosso masso posto poco più sopra, ci sono pure alcune vie dure da provare; corda e imbrago sempre al seguito?
Mollia, frazione di Casa Capietto: scoperta la falesia poco più sopra all'omonimo paesino, non rimaneva che trovare dei sassi... Girovagando in un bel bosco di faggi, molto ordinato, pulito e facilmente raggiungibile, Nicola Degasparis & C. si sono stupiti sin da subito di come non abbiano mai visto questi massi. E pensare che il sentiero che conduce alla falesia passa lì vicino!
Tra un'esplorazione e l'altra, una spazzolata e una sistemazione della base di alcuni sassi, sono stati puliti un buon numero di passaggi. Noi vi diamo solo un assaggio di quello che è la zona, in attesa che tutto il lavoro di valorizzazione venga portato a termine. "L'anonima boulderisti valsesiana" è ancora all'opera! Se il vostro fiuto da boulderisti non vi inganna e l'occhio più attento vigila, si potranno vedere molti dei passaggi presenti, discretamente indicati con piccole frecce bianche.
I massi sono costituiti da un ottimo gneiss a grana grossa, abrasiva al punto giusto; placche e muri verticali regnano sovrani, la scalata tecnica è prevalente. Da segnalare anche alcune particolari ed estetiche fessure, poste su sassi abbastanza alti. Poco alla volta sono state pulite anche le linee sui massi più strapiombanti, alcune delle quali riservano passaggi molto duri. Arrivarci è semplicissimo: si parcheggia l'auto presso l'omonima frazione, appena dopo il paese di Mollia. Si segue il sentiero che conduce alla falesia continuando sempre verso sinistra dopo la fontana. L'ombra e il fresco sono garantiti dalle piante e, se è vero che si può scalare nel periodo estivo, secondo noi le mezze stagioni sono eccezionali.
Ebbene, questi sono i nostri suggerimenti, ora vi non resta che andare a visitare questi luoghi. Divertitevi, scalate e comunicateci le vostre impressioni!!
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