Alpe Seccio - Val Cavaione (luglio 2006)

Il gruppo dei quattro, costituito da Gabbi, Purtu, Giorgio e il sottoscritto è formato.

Partenza sabato pomeriggio, accompagnati da una certa calura estiva non molto piacevole che ci costringe a far tappa a Boccioleto per una birretta rinfrescante e rigenerante.

Ore 18:00, finalmente parcheggiamo l'auto nella frazione Ronchi e imbocchiamo subito il sentiero natural-artistico con un'umidità percentuale nell'aria pari al 70%. Ci credo, ha appena smesso di piovere e la birra ci sta trasudando dai pori della pelle...

Il sentiero è ben visibile e ordinato ma, ahimè, per noi poco allenati alle camminate, i gradoni si fanno sentire. La marcia è lenta e costante, accompagnata da qualche tafano che gusta volenieri il fisico martoriato di Giorgio.

Chiudiamo la maratona in un'ora di cammino, completamente fradici ma subito rinfrancati alla vista della parete che domina il rifugio e da un buon bicchiere di vino.

La vallata che si apre davanti a noi è meravigliosamente verde, tranquilla e silenziosa: un vero angolo di pace. Lo staff del nuovo rifugio "La Baita - Alpe Seccio" Paola & C. sta preparando una maxi grigilata che fra poco rifocillerà le nostre membra stanche e spossate.

Osserviamo la parete e la testa viaggia ai 100 km/h, immaginando le possibili linee. Chissà se qua nei dintorni ci sono anche dei massi per fare blocchi?!?

La mattina seguente al risveglio ci attende una magnifica giornata soleggiata e un sentiero di avvicinamento alla falesia non propriamente breve. Ma ormai è fatta, siamo sotto alla prima placca che sembra di altezza ridotta ma, dopo la prima via, ci si accorge che la corda da 70m è stata appena sufficiente per fare il tiro.

Oggi è obbligatorio "spalmare" i piedi all'inverosimile, su una roccia abrasiva al punto giusto. Le prime vie provate dovrebbero aggirarsi dal terzo al 6a  e mettono alla prova la nostra tecnica sui piedi e la testa (sempre lucidi e concentrati, mi raccomando).

Dopo una breve pausa si passa al settore sinistro dove alcune vie sono state recentemente chiodate e quindi non ancora perfettamente pulite. Nessun problema, la prima placchetta che si incontra è un concentrato di "spalmosità pedestre", un lastrone a piccole asperità che mette alla prova la nostra tecnica. Qui le vie sembrano già un pò più difficili delle precedenti, ma si rimane sempre sulla media difficoltà.

Con i piedi bolliti si decide di catapultarsi al rifugio per una merenda sostitutiva alle barrette/copertoni sgranate fino ad allora. Ebbene, la rifocillata è stata egregiamente propiziatoria, tanto da renderci satolli (e appesantiti) pronti per affrontare il sentiero di ritorno. Una firma sul libro degli ospiti ed è il momento di salutare tutto lo staff del rifugio. Un grazie e un arrivederci a presto.

Unica nota negativa: ci siamo dimenticati la macchina fotografica!!!

Info utili: per tutte le informazioni riguardanti il rifugio visitate il loro sito all'indirizzo http://www.seccio.it/

Qui troverete tutti i contatti per prenotare i vostri soggiorni. E' presente anche un'esaustiva galleria fotografica con immagini del luogo.

Per quanto riguarda le vie di arrampicata, sono state chiodate dal basso nell'estate 2006 da un nutrito gruppo di persone, G. A. Alberto Zucchetti, Alberto Zanada, Daniele Zinetti, Christian Gobbi, G di F. di Alagna... e altri (mi perdonino se mi sono dimenticato qualcuno). Nella falesia, divisa in due settori, sono presenti 14 tiri che vanno dal terzo al 6b/+, i gradi sono ancora da confermare. Altezza compresa tra i 15 e i 35m. Due itinerari sono di due lunghezze. Altre vie sono in fase di chiodatura.