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AV tour 2006
Primavera 2006 - Quest'anno le vacanze verticali non ce le toglie nessuno. Con questa premessa viene formato il gruppo che in agosto partirà per il tour verticale: Davide, Giorgio, Ricky, Elisa. La meta tanto ambita è Ceuse, ma il mare e Finale Ligure sono tappe obbligatorie e fondamentali per respirare salisedine a sufficienza.
Partenza prevista per i primi di agosto ma con la gara a Campitello di Fassa potrebbe slittare anche di alcuni giorni.
Estate 2006 - Alla fine si decide di partire da lì, far partecipare Davide alla gara, prendere la "rincorsa", lanciarsi verso il mare e raggiungere la Francia. Quasi come un "Gioco dell'Oca".
Data della partenza, 4 agosto 2006 - Il clima dell'estate è stato senza dubbio freddo, soprattutto nella Val di Fassa dove, all'ordine del giorno, erano previsti: maglia di lana, pile, giaccavento, cuffia e guanti. La rinomata Arco di Trento, seconda tappa del viaggio, ha offerto un clima più mite (guarda te il lago di Garda cosa mi combina) e ci ha permesso della sana scalata nelle falesie di Massone, Belvedere e Nago.
A cinque giorni dalla partenza però, si avverte il bisogno della salsedine marina e quindi la carovana si sposta in direzione Liguria. Con un giro turistico sul lago di Garda raggiungiamo l'autostrada e in serata siamo nel campeggio nei pressi di Albenga.
Il mare è a due minuti di distanza dal campeggio, la postazione tenda però è situata nel punto più alto di questo, abbarbicato sulla collina sovrastante il mare, a cinque minuti (in discesa) e a mezza giornata di cammino, in salita. Le abbuffate di pesce coadiuvano le serate del gruppo (siamo al mare oppure no?!?) e l'alternanza di arrampicata a Finale Ligure e spiaggia fanno trascorrere i giorni di vacanza.
Non dimentichiamoci la meta finale: Ceuse.
Alla fine si parte per la Francia, prima tappa Annot, 80km sopra Nizza. Non farà caldo? Ebbene, no!
Giunti sul posto ci troviamo di fronte una città con i massi attorno, di forme strane, con dei veri e propri "crateri" sulle compatte pareti di gres.
Il primo giorno è dedicato al bouldering, in compagnia degli amici di Torino incontrati in campeggio. Marco, Claudia, Mattia e Loredana, ci fanno da guida attraverso la "foresta di massi allucinanti" de la piste d'Argenton: forme particolari, bombè a volontà, buchi, svasi, funghi. Passagi sovente di avambracci, nel senso che, con le uscite su piatti dei boulder, di sicuro ti spelli le braccia che è un piacere!
La meta finale del nostro viaggio (sempre Ceuse) si fa sempre più lontana...
Il secondo giorno si va in falesia, a fare boulder con la corda. Sì, perchè gli itinerari si sviluppano su questi enormi "bocioni" più o meno alti e, soprattutto da certi gradi in su, sono delle vere e proprie "sbulderate"...
17 agosto 2006 - La vacanza è terminata, a Ceuse non ci siamo arrivati. Il viaggio di ritorno ci conduce attraverso il suggestivo paesino fortificato di Entreveaux e il Colle di Tenda, fino alla piovosa Italia, dove una perturbazione insistente da diversi giorni ci fa rimpiangere di dover lasciare alle spalle le fantastiche linee di Annot e il suo clima. L'anno prossimo ripartiamo direttamente da lì!!
Immaginando la "scarpinata" da affrontare per raggiungere la falesia di Ceuse, l'adrenalina che scorre a fiumi per la chiodatura, sovente sportiva, dei tiri e i compatti muri di calcare, crolliamo in un sonno profondo nel letto di casa.
Arrivederci alle prossime vacanze.
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