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AV tour estivo 2007

Ecco che anche per l'estate 2007 si ricrea lo squadrone vacanziero di AV: Giorgio, Davide, Elisa e Riky! Meta del viaggio svacco-arrampicatorio enogastronomico: la Corsica!!Quale meta migliore per conciliare i nostri desideri estivi di mare, arrampicata e buona tavola? I don't know! Ma cominciamo dal principio...

Il nostro viaggio inizia: le macchine sono cariche e i viaggiatori sono ancora più carichi... si parte!
La prima fase del viaggio è ovviamente occupata dalla traversata in traghetto Savona-Bastia: "...sono solo 6 ore di navigazione... che vuoi che sia... passano in un attimo..."

Ed invece, sarà la smania di arrivare, sarà la nostra innata incapacità di stare fermi (?) , sarà  che a  stare in mezzo al mare la gente di AV non ci è proprio abituata, il viaggio in traghetto ci sembra durare un eternità. Ma quando l'insofferenza ha raggiunto il limite, ecco che si intravede la costa corsa: terra... terra!

Lo sbarco ci rincuora e ci ricarica di energie come non mai. E allora giù lungo la costa Est dell'isola verso la nostra prima destinazione: Pianottoli e i blocchi di Punta Capineru. Una volta arrivati scegliamo un campeggio in posizione strategica e poi subito a vedere i massi. Il posto è veramente fantastico. La Punta rocciosa è costituita da massi granitici grigi e rossi modellati dal vento, immersi in arbusti profumati: un vero e proprio paesaggio lunar-mediterraneo.

La nostra permanenza in questa location ci permette di trascorrere giornate stupende: vita da spiaggia (e che spiaggia) alla mattina e al pomeriggio, arrampicata fino al tramonto, degustazione di vini e prodotti tipici by night.
Ebbene sì...qui ho trovato proprio la Corsica che mi aspettavo prima della partenza: ambiente naturale selvaggio, spiagge fantastiche e per nulla affollate, mare cristallino, campeggi spartani, ospitalità del popolo corso.
Inoltre i blocchi della Punta offrono passaggi molto interessanti. La roccia, con una grana bella grossa, ha un'ottima aderenza, considerando che ci si trova proprio sul mare.
Nelle giornate ventose  inoltre la salsedine sui sassi proprio non si sente; si sente però il vento che, oltre a sbilanciarti, ti martella nel cervello!
I blocchi sono poi davvero tanti, di tutte le difficoltà e dimensioni. Ma quello che colpisce di più è proprio la forma dei massi. Infatti qui il lavoro del vento ha creato nei sassoni forme, buchi, clessidre e tafoni di ogni tipo e tutte molto resistenti e compatte essendo scavate appunto nel granito.
La Punta verso sera è popolata di arrampicatori di ogni nazionalità: soprattutto italiani e francesi, ma anche tanti spagnoli e nord europei e si respira un clima di grande amicizia e passione. Al tramonto poi i sassi si colorano ancor più di rosso e l'atmosfera diventa suggestiva. Scalare l'ultimo blocco della giornata pensando di essere su Marte o guardare il sole che scompare all'orizzonte...Wow!


Le gite serali presso le cittadine di Bonifacio e Porto Vecchio ci fanno apprezzare principalmente i loro ristoranti. Abituati infatti al lato selvaggio dell'isola, l'impatto con il turista "convenzionale" si fa sentire: "...ma quanta gente c'è in giro?". Durante la permanenza a Capineru incontriamo anche degli amici boulderisti di Torino e Lecco: Paolo e Lucia, Marco e Valentina. Con loro trascorriamo le giornate tra spiaggia e blocchi, sempre accompagnati dal simpatico Burdin.

Tutti insieme partiamo poi per una gita al sito di boulder di Valdu di Saltu. La location è veramente imboscata, situata nell'interno di Propriano in una foresta selvaggia e infestata di cinghiali (e relativi cacciatori), nonché di colorati ed inquietanti furgoni abbandonati. Anche qui i passaggi e i blocchi sono veramente tanti, su roccia granitica con grossi e dolorosi cristalli (stile Quarona-Badia). L'arrampicata è piacevole e presenta alcune ribaltate di difficile soluzione.

Trascorsi un pò di giorni al mare la carovana di AV decide di trascorrere l'ultima parte delle vacanze nei dintorni Corte, nel centro della Corsica, per prendere un po' di fresco e scalare con la corda presso uno dei principali "site d'escalde" dell'isola, la Restonica.
Il viaggio verso il Corte ci prende tutta la giornata, tra gole scoscese, passi di montagna, capre e maiali selvatici.


Ci accampiamo lungo le gorges de la Restonica, vallone con ripidi e brulli pendii rocciosi solcato dalle acque verdi di un torrente che crea delle bellissime lame. La zona è molto frequentata da escursionisti, arrampicatori e semplici gitanti. Le pareti più famose infatti sono molto affollate e il primo settore che visitiamo, la "Deuxième école - Picellu" è invaso da scalatori di ogni livello e dalle rispettive famigliole. Il giorno dopo allora ci dirigiamo verso il più recente settore "Sorbellu" che si dimostra essere molto meno frequentato. Qui la roccia granitica, simile a quella di Capineru ma a grana più fine, è molto bella e le pareti sono molto lavorate.
Le vie sono molto divertenti e a farla da padrone, soprattutto negli ultimi metri, sono i mitici tafoni. Infatti anche qui vento e acqua hanno dato alla roccia una particolare conformazione, ricca di lame, buchi e spuntoni che tende più a ricordare le grotte di Castellana che una parete di granito.

Finalmente riusciamo addirittura a cenare in campeggio (e non al ristorante come sempre), rimpinzandoci di specialità tipiche del luogo: u brocciu (ricottone di capra salato) e u figatellu (salsiccia di fegato) vanno via che è un piacere, soprattutto se annaffiati dalla ormai inseparabile Pietra (birra di castagne corsa). Per assaggiare però l'altro piatto tipico dell'entroterra corso siamo "costretti" a fare una bella cena in trattoria. Su consiglio di Marco "Dragons" infatti andiamo a colpo sicuro verso un accogliente ristorante addossato alle mura del vecchio borgo di Corte. Qui le aspettative non vengono tradite e lo spezzatino di cinghiale al mirto si rivela a noi in tutta la sua violenza culinaria. Il mirto poi ce lo siamo pure bevuto in abbondanza, soprattutto dopo che Davide ha appurato che come digestivo non c'è niente di meglio (parole sante).

Ma ecco che veniamo alla parte più brutta e dolorosa del racconto: la fine dell'AV tour 2007! Ormai 10 giorni sono trascorsi dalla nostra partenza... il tempo in buona compagnia scorre velocemente... un bel gioco dura poco (mmmmmm).
Così mestamente ce ne ritorniamo a Bastia all'imbarco traghetti, pronti per un'altra noiosissima traversata; a rallegrare in parte il viaggio ci si mette il mare mosso che sballotta su e giù la nostra instabile bagnarola, noi compresi.

Appena sbarcati a Savona alle 23:00 ci incontriamo al primo autogrill per gli ultimi saluti: "...bhé dai non c'è traffico...cavoli ho messo anche la quinta...ooohh la televisione...", che tristezza!
Ma dentro di noi forti sono i ricordi di questi giorni trascorsi insieme e grande è la voglia di progettare il prossimo AV tour, forse con nuovi e improbabili partecipanti, sicuramente con nuove e meravigliose mete! Yeah!

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