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AV vs Espana

Felici, soddisfatti e un po' malinconici si ritorna a casa... Anche queste vacanze, con grande dispiacere, sono finite, tiriamo dunque le somme del terzo AV tour estivo!!!
AV vs Espana

Gruppo AV Vacanze 2008

Cinque strani elementi: Davide, Giorgio, Riki, Elisa, Raffaella. Cosa? Tutto quello che pensate possa servire per una vacanza di 15 giorni tra mari e monti, e tutto quello che sapete già che non vi servirà mai... Furgone 8 posti, 2 crash, 3 tende (perchè non si può mai sapere..), barbecue, fornello, pentole e pentoline, l'ombrellone, il frisbee, l'aquilone. Dove? Direzione Spagna! Cinque le tappe ipotizzate: Targassone (Pirenei francesi), Zarautz (Paesi Baschi), Rodellar (Pirenei spagnoli), Costa Brava (mare...). Pronti? Via! Carichi come non mai, sia di cose che di voglia di partire, iniziamo la nostra avventura!

Prima tappa: Targassone, Pirenei francesi, al confine con la Spagna.
Il viaggio è stato lungo e uscendo dall'autostrada imbocchiamo una valle che sembra non finire più... la temperatura si abbassa ed arriva la pioggia. L'accoglienza francese non sembra essere delle migliori!!

La mattina invece alla luce del sole sembra tutto bello, la vista spazia in questa valle ampissima e suggestiva e i massi spuntano con forme strane già nel prato del campeggio. In questo luogo il nostro fisico è messo alla prova da sbalzi termici non indifferenti: sole  e caldo di giorno ci costringono ad oziare sul prato del campeggio, rigorosamente all'ombra, mentre le fresche notti richiedono il tipico abbigliamento alpino!

I settori di arrampicata sono tantissimi, e i massi sembrano un po' quelli di Punta Capineru, in Corsica, ma di un colore meno rossastro, meno lavorati ma con grana perfetta. Questi massi, nelle stagioni intermedie, regalano ottimo grip e aderenza: nel nostro girovagare fra alcuni dei tanti settori, riusciamo a guadagnarci qualche bel passaggio nelle zone più in ombra. Sicuramente un luogo da rivisitare.

I giorni passano velocemente e già è arrivato il momento di ripartire verso la nostra seconda tappa: la terra basca! Siamo arrivati a Zarautz, cittadina di mare vicino a San Sebastian, dove si radunano surfisti di varie nazionalità. Dalla vita tranquilla nel campeggio montano si passa al caos, alla festa e ai ritmi spagnoli, anzi, baschi!!

Già alla prima sera andiamo immediatamente a provare il "Patxaran", un liquore molto dolce apprezzato da Giorgio e Davide, digestivo e “toccasana” al punto giusto. In questa vacanza il tempo non è dalla nostra: è il "txirimiri" ad infastidirci, pioggerellina tipica della zona che puntualmente la sera ci fa compagnia.

Presi dalla frenesia decidiamo di visitare in un sol giorno sia Bilbao che Vitoria. Entrambe le città ci colpiscono. Bilbao per il "Guggenheim", Vitoria per il clima della settimana di festa, con la gente in costume tipico e per le innumerevoli taverne del "casco viejo". Visto il nostro abbigliamento da montagna veniamo anche scambiati per gente del posto (manca solo il mullet!). Gli ultimi giorni nei Paesi Baschi li passiamo con Goitzeder e Diego al mare tra le onde dell'oceano che non sono poi così fredde e ci regalano piacevoli idromassaggi.

Reattivi nel riorganizzare tende e materiale, siamo pronti per proseguire il nostro tour verso la tappa successiva ma l'orario di partenza si dilata a dismisura e il viaggio si interrompe a pochi chilometri dal campeggio: non possiamo partire senza gustarci ancora per una volta i "pintxos"  baschi, fantasiosi bocconcini (a volte giganti) degni dei migliori aperitivi, soprattutto se abbinati al vino "txacoli".

Dopo un'altra lunga giornata di viaggio, arriviamo a Rodellar, meta prediletta degli arrampicatori di tutta Europa. Situata in una valle dove scorre il Rio Mascun, Rodellar con i suoi torrenti e pozze d'acqua, è perfetta anche per i torrentisti.

I settori sono costituiti da enormi volte, soffitti, grottoni e archi naturali, costellati da innumerevoli cannellures, dove predominante è l'arrampicata di continuità. Purtroppo ci godiamo poco l'arrampicata del luogo, complice la febbre di qualcuno (Davide) e la pioggia che, per un  intero giorno, ci ha tenuto compagnia.

Immancabile nelle nostre serate in campeggio ritrovarci al ponte romano, luogo di incontro di tutti i giovani locali e forestieri, tra chitarre, birra e pastis.

Ed eccoci arrivati alla tappa finale: Colera! Si, il nome non è che sia propriamente invitante e neanche la presentazione che ci viene fatta da Ignazio, un nostro amico catalano, che ci accoglie dicendo che Colera “es el sitio mas aburrido de toda la Costa Brava” (il posto più noioso di tutta la Costa Brava). Inoltre si scatena la tramontana, un vento freddo che ci dicono poter durare 1, 3 o 5 giorni e oggi è il primo giorno! Già temiamo il peggio... invece siamo stati fortunati. E' stata tramontana di 1 giorno! Per la prima volta in tutte le vacanze fa caldo e Riki non ha più scuse, la camicia felpata qui non serve!

Colera è proprio un bel paesino di pescatori: facciamo una traversata fino in Francia via mare con la barchetta di Ignazio e abbiamo modo di apprezzare l'ospitalità catalana con pranzi a base di paella e di pesci di vari tipi accompagnati da ottimi vini (ovviamente catalani!).

Tra mare, sole, pesce, "tapas" e "canas", trascorriamo gli ultimi giorni di vacanza, spaparanzati una volta in campeggio, una volta in spiaggia, una volta a tavola a casa di Ignazio, una volta al bar e una volta al ristorante...uff, che fatica queste vacanze!

Con un po' di tristezza è arrivato l'ultimo giorno e ci prepariamo quindi a sbaraccare la piazzola. Il furgone è ormai carico ma... nel momento in cui Davide toglie l'ultimo picchetto inizia a sgorgare acqua dal terreno...niente petrolio, abbiamo bucato un tubo!! Segnalato il danno, fuggiamo dal campeggio mentre l'acqua già minaccia le tende vicine!!

Il viaggio di ritorno è meno impegnativo del previsto, sul furgone in cinque persone si possono sparare cacchiate a raffica, complice l'allegria trasmessa dalle canzoni di “Elio e le storie tese”. attraversiamo il confine e ci rattristiamo di essere tornati in Italia. Tappa ad Alessandria, dove trascorriamo un'ultima serata di festa e, il giorno successivo, riprendiamo la via di casa.

Arrivederci all'anno prossimo!

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