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Basilicata eno-gastro-bloc Fest

AVpeople in vacanza al sud, per una due giorni di "Basilicata Blocfest" tra un boulder e un piatto tipico lucano.
Basilicata eno-gastro-bloc Fest

Al settore Big Bang

Ci sono quei binomi di cose che, non si sa come, ti attraggono istintivamente e, inspiegabilmente, ti guidano in una precisa direzione. Senti parlare di Campomaggiore e della "Pietra del Toro" e subito scatta qualcosa. E così, per il secondo anno consecutivo, si parte alla volta di Potenza, capoluogo della tranquilla Basilicata.

Dieci ore di viaggio son tante ma in compagnia si sopportano meglio. Tra una cazzata e l'altra si pregustano "dolci e teneri" sassi di compatta arenaria e pantagrueliche abbuffate di piatti tipici lucani.

Nel bosco di Campomaggiore tutto è pronto, stand espositivi e tavolino iscrizioni sono in posizione mentre noi, assonnati forestieri, lentamente ci carichiamo i crash pad sulle spalle. Una rapida consultazione della mappa dei blocchi, una perlustrazione della zona e siamo pronti con le scarpette ai piedi. Dopo un breve riscaldamento ci aspetta il menù tipico della zona:

Buon Appetito!

Al settore "Big Bang" un bel passaggio come "TicTac" merita una salita: allo stesso modo non si può fare a meno di un lauto piatto di "strascinati e peperoni cruschi" (come se piovesse!!). Una salita su "Rincoceronte" il blocco facile donne, viene ripagata da una bella porzione di "agnello mollicato". Qualche sasso lasciato un pò in disparte e snobbato dalle cartine del raduno, regala piacevoli emozioni a noi di AV, le stesse emozioni offerte da un buon bicchiere di vino rosso "Aglianico del Vulture". Con il sasso tondeggiante e lavorato de "L'Allucinogeno", si passa ai formaggi: due buone fette di "scamorza" e di "provolone" appagano il palato dei più esigenti.

Osservati in distanza, i passaggi duri delle categorie uomini e donne fanno pregustare il sapore tipico dell'amaro lucano: amaro, appunto.... due, tre, quattro tentativi e finalmente il culo si stacca da terra poi, amara verità, il nulla. Consoliamoci allora con il dolce: una delicata "frolla" con tanto di ricotta, si abbina splendidamente a "Polifemo", uno strapiombo ben ammanettato.

Arriva il conto: per fortuna non salato ma qualche acciacco e qualche dolorino di troppo su nostri teneri "corpicioni" si fanno sentire. Poco male, domani siamo invitati a cena, un primo "assaggio" l'abbiamo avuto, domani si ritorna all'attacco!


L'area Bouldering della "Pietra del Toro" si trova a Campomaggiore, in Basilicata. E' facilmente raggiungibile con la statale n°407 "Basentana" che da Potenza conduce a Metaponto. All'uscita di Campomaggiore si sale per poche centinaia di metri in direzione del paese omonimo, per poi svoltare a destra in una strada in discesa che conduce alla stazione. Tre tornanti più sotto si parcheggia e si segue un sentiero che, attraversando recinti e terreni privati (massima discrezione e pulizia) in compagnia di qualche mucca e del toro Filippo, permette di raggiungere i primi sassi.

L'area è divisa in sei differenti settori; si deve a Graziano Montel e ai ragazzi della zona, lucani e pugliesi, la valorizzazione del sito. La bellezza dei sassi, costituiti da solida arenaria, riporta alla mente aree blocchi più famose, come Annot e Fontainbleau (!?!). Il periodo migliore per arrampicare va dall'autunno fino all'inizio primavera, con splendide eccezzioni nei freddi e secchi inverni lucani. Attualmente sono presenti circa trecento (e forse di più...) passaggi per tutti i gusti, dal 4a all'8b.

Per dormire e mangiare consigliamo l'agriturismo "Fattoria Del Conte" a Campomaggiore: il simpatico proprietario Giacomo vi saprà trovare una buona sistemazione e ottime sono le sue cene tipiche. Altre informazioni utili e tutti gli aggiornamenti sui passaggi le trovate sul sito Pietra del Toro.

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