Torre delle Giavine
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Affascinante e imponente torrione di solido gneiss, sovrastante l'abitato di Boccioleto, la cui conquista avvenne tramite teleferica nel lontano 1933, grazie all'audacia di alcuni alpinisti locali. Nel 1935 gli alpinisti forestieri Castiglioni e Negri aprirono la "Via Normale", raggiungendo la cima del monolito. Da allora diversi arrampicatori si sono avvicendati nell'apertura di altri itinerari di salita su tutti i versanti.
Oltre alla già citata "Normale", classica d'obbligo per conoscere e affrontare la Torre delle Giavine, meritano una salita la "Re-Bonfanti" e la "Esposito" e, per chi apprezza il multipitch impegnativo, si consigliano le vie "Sumo" e "Hajdi".
La chiodatura è ottima ad anelli resinati e fix inox 10mm sulle vie più recenti; le calate si effettuano in doppia lungo la "Normale" su comode catene. Il materiale occorrente per affrontare una salita sono: due mezze corde da 60m, una decina di rinvii, qualche moschettone, uno spezzone di corda per attrezzare le soste e caschetto. Si ricorda che, nonostante l'ottima attrezzatura, tutti gli itinerari mantengono sempre un carattere avventuroso e "alpinistico"; si consiglia di affrontarli con un'adeguata preparazione e con buona conoscenza delle manovre di corda.
Accesso
Da Balmuccia verso Rimasco fino a Boccioleto. Superare il paese e svoltare a destra in direzione Ronchi. Parcheggiare dopo tre tornanti in prossimità di alcune case e imboccare il sentiero a sinistra (segnavia 145a) che in 40 minuti conduce alla base del monolito.
Vie
01 L1 | Via Normale | 90 m | 4c (4c obb.) S2 I | anelli resinati | L'itinerario segue i punti più deboli della parete ed è un susseguirsi di traversi su placche, lame, fessure. La chiodatura è sicura ma tutt'altro che ravvicinata. Sono utili alcuni friends medio piccoli per "assicurare" il secondo di cordata ed evitargli spiacevoli pendoli. Caratteristico il passaggio sulla foglia nel secondo tiro. |
02 L1 | Re Bonfanti | 90 m | 6b+ (6a+ obb.) S1 I | anelli resinati | L'attacco della via si trova a destra della "Sumo" su placca solcata da fessura. Prosegue poi su placca tecnica a reglette e buchi per affrontare nel terzo tiro la parete centrale. Termina con un breve muretto strapiombante evitabile se si sale l'ultimo tratto della "Via Normale" posto poco più a sinistra. |
03 L1 | Via Sumo | 90 m | 6c (6b obb.) S3 I | fix inox 10mm | Via impegnativa e sostenuta; affronta diedri e muri verticali a tacche, con passi sia tecnici che fisici. Nella richiodatura è stata rispettata la distanza originale tra le protezioni. |
04 L1 | Variante Finanzieri | 25 m | 6a+ | anelli resinati | Una variante non banale su un muro a tacche |